lunedì 25 febbraio 2013

Fonte: Vogue


Domenica 24 febbraio alle 10.15 in via Clerici abbiamo assistito alla sfilata di Sergei Grinko.
Su twitter, facebook e instagram trovate il live sharing dalla passerella con tantissime foto.






Era la nostra prima volta da Sergei Grinko, ma è bastata per farci innamorare del suo stile: mai banale, convincente e accattivante.
La collezione autunno/inverno 2013-2014 di Sergei Grinko ama la donna, le imperfezioni del corpo e le curve. Opponendosi a tutti gli studi che mirano a ricreare per volumi, simmetrie e consistenza epidermica il corpo umano, lo stilista mette al centro della sua collezione il concetto di bellezza "naturale", del "sono-così-se-vi-pare", nel quale le proprie imperfezioni e i propri punti di debolezza diventano  un pretesto per comunicare la propria unicità. 
Dal punto di vista dei colori Sergei Grinko concretizza il suo approccio "non artefatto" alla moda proponendo nuances tenui come il cipria, il bianco, il pesca, il bordeaux. Toni che - ricordando i colori della pelle - si adattano e scivolano perfettamente sul corpo enfatizzandone le forme.  Le geometrie dei tessuti donano eleganza e raffinatezza, i capi hanno un taglio preciso che enfatizza la silhouttes, i tessuti (lana, seta, pashmina, pelle e pelliccia) esaltano la vestibilità di capi che colpiscono proprio perchè sembrano adattarsi anche a donne "in carne". Gli accessori proposti, spille e collane, rivisitano i gioielli africani tribali, le borse e le pochette fanno parte di una capsule collection creata ad hoc da Erika Regondi. Le scarpe, invece, sono frutto di una collaborazione con il marchio Mario Valentino. Un'attenzione particolare è stata riservata anche alla scelta della pelle e delle pellicce da utilizzare, tutte lavorate artigianalmente da Colva Group.


Nel backstage la modella Viktoria Modesta osserva la collezione di Sergei Grinko, post sfilata.
Backstage
Lo stilista dopo la sfilata

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